La riflessione dell’architettura e il luogo del progetto gastronomico. Architettura e cucina, due arti o scienze che hanno in comune molto più di quanto sembri. Giuseppe Barbieri, professore di storia dell’arte moderna all’Università Ca’ Foscari di Venezia, curatore del volume, racconta, con parole e immagini, la storia della progettualità dei luoghi e dei sapori, la riflessione dell’architettura rinascimentale sulle cucine degli antichi e il nuovo ruolo che la stanza assume nelle residenze dell’età moderna, partendo da colui che è considerato il più grande architetto di tutti i tempi, Andrea Palladio, e da Bartolomeo Scappi, cuoco privato di Pio V, che pubblica uno dei più importanti trattati di cucina nello stesso anno in cui vedono la luce I quattro libri dell’architettura dello stesso Palladio. L’intrigante parallelo tra la figura dell’architetto e quella del cuoco si riflette nella seconda parte del volume, con cinque “progetti gastronomici” appositamente realizzati da altrettanti chef di fama nazionale: non semplici ricette, ma i percorsi della mente che portano oggi a concepire e realizzare un grande piatto. Infine, una decina di chef si sono divertiti a “tradurre” alcune ricette del Cinque e del Seicento, aggiornando le tecniche di cottura, scomponendo e ricomponendo gli elementi, fino a ottenere risultati di cui i lettori – e i gourmet rimarranno di certo stupiti..
- Pagine: 160
- Immagini: illustrazioni a colori
- Formato: 30,5 x 28,5 cm
- Copertina: Rigida
- Casa Editrice: Terra Ferma